Raccontare una favola dunque non deve essere un attività statica né la lettura dev'essere veloce poichè poichè il bambino potrebbe annoiarsi o distrarsi, quindi per poterlo coinvolgere occorre animare quanto più possibile la favola, come se fosse una rappresentazione teatrale. Il tono della voce deve cambiare per ogni personaggio, è molto divertente imitare anche il verso degli animali che di tanto in tanto possono comparire nella fiaba, inoltre molto efficaci sono anche le pause del tipo: "e il lupo disse..." e restare in silenzio per alcuni secondi per poi proseguire col tono più adatto per creare il giusto effetto nel bambino (sorpresa o paura, attesa o sollievo). Il racconto va anche mimato nei gesti e nei suoni. Ad esempio, quando i protagonisti dei racconti incitano a fare silenzio, non limitatevi a leggere la parola ma emettetene anche il suono come "sssst". Ricordatevi di usare molto anche l'espressione del viso nell'impersonare un personaggio come l'orco o la strega.
Anche il luogo della lettura deve essere confortevole. Ci si può mettere per terra: seduti su un soffice tappeto e immersi fra grandi cuscini colorati è senza dubbio il più gettonato dai bambini, non costretti alla posizione forzata dell'essere seduti su una sedia.
Un'ultima ma essenziale attenzione va data alla propria conoscenza della favola che si vuol raccontare, come consiglia nel suo libro "La bottega delle fiabe" Silvia Arborini, perché è assai difficile improvvisare, insomma è un po' come prepararsi per la recita in teatro.
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